Berlino. Decadente e romantica. Uno sfondo che parla di attualità, ma che attinge dal passato anni ’80 per la campagna primavera estate 2016 di Gucci.
Ambienti dai colori pop e glamour che si intonano alla perfezione con gli abiti disegnati da Alessandro Michele, ma è il mood che trasporta dall’immagine all’immaginario.
Bagni, pavimenti, ambienti notturni ed è subito Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino. Giovani che si confondono, senza nessun genere: né uomo né donna, unclassifiable. Tutti uniti da uno stesso destino liquido. Ma non sembra di essere realmente negli anni della droga alla fine anni Settanta. Si percepisce una nuova dimensione, sempre onirica, sempre folle, dove l’abbigliamento di Gucci parla chiaro: i ragazzi non cercano più un mondo a cui appartenere, non cercano più la propria identità, perché sono consapevoli del proprio tempo e del proprio io.
E come sempre il dettaglio fa la differenza: il loro animale è un pavone. Simbolo di rinascita, amore e primavera, il pavone è famoso per i suoi “occhi” nelle piume. Occhi che guardano all’universo, alle stelle e alla luna.
I tabù sono stati rotti. I ragazzi hanno il mondo nelle loro mani e, sicuri di ogni incertezza, corrono verso il loro futuro.
Art Director: Christopher Simmonds
Fotografia e regia: Glen Luchford
Musica: “Goodbye Horses” Q Lazzarus / William Garvey
Martina D’ammassa