Twitter copie 10 anni. Così 140 caratteri hanno cambiato il modo di comunicare: la sintesi diventa di moda. Stati brevi e nella maggior parte sterili. Ma poi c’è qualcuno che nella massa si diversifica e riesce a emozionare con poche parole. Perché in fondo, il potere della parola è racchiuso in un battito del cuore.
I social media ci hanno cambiato la vita. A volte mi chiedo ancora se in meglio o in peggio, ma la verità è che non esiste un metro di giudizio per definire sbagliato o utile il loro uso. Sicuramente la differenza sta nel modo in cui essi vengono utilizzati.
Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat e tanti altri social ci connettono con milioni e milioni di persone in ogni istante della nostra vita: la connessione diventa un mondo reale proprio come quello in cui si vive fisicamente. E allora qual è la sottile linea che divide questi due mondi, quello dell’essere e quello dell’apparire? Come si può convivere bene in entrambe le dimensioni? Probabilmente senza accorgercene ci sforziamo di vivere meglio e di essere migliori in quella dell’apparire.
Tornando a Twitter, due degli aspetti principali che caratterizzano questo social network sono i tag e gli utenti. Per quanto riguarda i tag, Twitter mette a disposizione in primo piano le tendenze con gli hashtag più utilizzati, proprio per consentire agli users di scrivere tweet che vengano letti da quella tribù di persone che li utilizza.
In Italia l’uso di Twitter è calato negli ultimi anni e sono pochi gli account attivi rispetto ai semplici lettori di tweet. Politici, calciatori, presentatori, cantanti e soprattutto le fan teenagers di quest’ultimi sono i principali fruitori del social. Grazie alla funzione di poter tweettare le immagini, anche gli artisti riescono ancora a sopravvivere grazie all’impatto dell’immagine.
E i brand multinazionali? Anche loro cominciano a risentire della perdita di utenza e ciò si comprende dal numero di like e condivisioni che a volte non superano il centinaio. Ma dove non arriva Twitter, ci arrivano sicuramente Facebook, Instagram e Youtube che restano i social di maggior successo.
Rimane solo un’ultima domanda da porsi: Twitter è destinato alla stessa sorte dei suoi antenati Msn e MySpace oppure riuscirà a tornare alla ribalta?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Martina