Quando l’indie era una promessa di felicità.
C’è una musica che mi manca, e non è solo questione di suoni. Mi manca l’indie di prima. Quella musica che sapeva di spensieratezza e malinconia dolce.
Penso ai primi The Giornalisti, a quel sound anni ’80/’90 pieno di synth, di strade bagnate di sogni, di amori fragili e bellissimi.
Mi manca il Gazzelle pre-Covid, quello che cantava come se ogni parola fosse una cicatrice lucente. Mi manca quell’indie dove il mare era una metafora di libertà, l’amore era una promessa difficile, e la felicità era una puttana meravigliosa da rincorrere senza paura.
Le piazze, i balli improvvisati, la magia semplice
Prima, bastava poco. Un gruppo di persone che si ritrovavano in Piazza Duomo a Milano. Una cassa bluetooth. Un cielo senza pretese. E partivano i brani dei Canova, dei Giornalisti, dei Gazzelle, dei Coez degli inizi.
Si ballava, si rideva, si gridavano i ritornelli a squarciagola. Era una festa fatta di niente, ed era tutto.
Non c’era paura, non c’erano distanze. Solo voglia di esserci. Di vivere.
Cosa è cambiato dopo il Covid
Poi è arrivato il Covid, e qualcosa si è spezzato. La musica indie ha perso quella luce. È diventata più costruita, più ansiosa, più sterile.
Anche noi siamo cambiati. Ci siamo chiusi, abbiamo avuto paura. La voglia di ballare in piazza è rimasta un ricordo sbiadito.
E quella musica che sapeva di mare, di baci rubati, di felicità disperata… sembra essere svanita con il vento.
La musica come specchio dei tempi
La musica indie pre-Covid era il riflesso di un’epoca ancora ingenua, ancora affamata di possibilità. Ora le canzoni parlano più di ansia, di stanchezza, di disillusione. Non è solo nostalgia. È il riconoscere che abbiamo perso qualcosa. Un modo di vivere, un modo di sognare.
Mi manca quella musica che sembrava poter salvare tutto. Mi mancano le piazze piene di risate ubriache di libertà. Mi manca quella felicità puttana, imperfetta, vera.
E forse, in fondo, mi manca semplicemente la leggerezza di credere ancora che bastasse una canzone per cambiare tutto.











