Si è appena conclusa l’88 ͣ edizione della cerimonia degli Oscar, tenutasi al Dolby Theatre di Los Angeles. La prestigiosa kermesse cinematografica, condotta per la seconda volta da Chris Rock, è stata trasmessa negli Stati Uniti sul network ABC, mentre in Italia sul canale Sky cinema Oscar ed anche sul canale TV8.
Edizione che passerà alla storia almeno per due motivi: Leonardo Di Caprio dopo ben 6 candidature, finalmente si è aggiudicato l’agognata statuetta come miglior attore protagonista in Revenant-Redivivo. E dopo che il mondo dei social si è sbizzarrito ad ironizzare in ogni modo sui mancati premi al divo di Titanic, possiamo dire che si è letteralmente chiusa un’era, quella in cui di Caprio ha sempre sfiorato per un soffio il prestigioso premio. Il secondo motivo, che rende orgogliosi il nostro Paese, è la statuetta andata al maestro Ennio Morricone, che riesce nell’impresa di portare a casa il suo primo premio Oscar per la migliore colonna sonora originale per The Hateful Eight di Quentin Tarantino. L’unico Oscar che aveva ricevuto il compositore romano è stato quello alla carriera nel 2007.
L’Oscar per la regia è andato ad Alejandro Gonzales Innarritu per Revenant-Redivivo, alla fotografia a Emmanuel Lubezki , sempre per The Revenant, mentre il premio per il miglior film è andato a Il caso Spotlight, co-scritto e diretto da Tom McCarthy, vincitore del Premio Oscar come Miglior Sceneggiatura Originale. Oscar miglior attrice protagonista a Brie Larson per Room. Il film ad aggiudicarsi il maggior numero di statuette è stato Mad Max: Fury Road, con sei premi, soprattutto per quanto riguarda le categorie tecniche.
Alicia Wikander, 26 anni, si è aggiudicata il premio come Miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in The Danish Girl di Tom Hooper, mentre, la statuetta per il Miglior attore non protagonista è andato all’attore britannico Mark Rylance, protagonista al fianco di Tom Hanks nel film Il ponte delle spie di Steven Spielberg. Il miglior film stranero è ungherese: Il figlio di Saul, regia di László Nemes. La statuetta per il miglior lungometraggio animato è stato vinto dal cartoon della Pixar Inside Out, diretto da Pete Docter.
Michela Silezi