Non voglio più sorrisi obbligati.
Voglio verità.
Ecco tre cose che non accetterò più:
1. Chi minimizza il mio dolore.
“Pensa positivo” non è una cura. È un modo per non ascoltare davvero. Merito chi sappia restare accanto anche nel buio. Ci sono cose che vanno oltre le nostre possibilità: “se non lo fai è perché non lo vuoi davvero” è un falso motto dei guru. Se hai un padre malato da curare, una bambina piccola da crescere da sola, non puoi fare oltre le tue possibilità: è la vita.
2. Chi scompare nei miei momenti fragili.
Non voglio più chi si avvicina solo ai fuochi d’artificio, ma scappa appena arriva la tempesta. Se si balla, si balla insieme sotto la tempesta,
3. Chi giudica la mia fatica come debolezza.
La fatica è sacra. È testimonianza di quanto ho lottato. Non accetto più chi non sappia onorarla.
Scelgo amiche che sappiano stare. Non solo guardare. Che sappiano criticare in modo costruttivo: non ho bisogno di yesfriends, ho bisogno di crescere e imparare anche grazie alle persone che mi circondano. E devono essere migliori di me. Di zavorre nelle vita, ne abbiamo già avute abbastanza.











