Lo sappiamo già: la moda è un ciclo veloce che spesso si ripete negli anni. Non scomoderò la storia della moda e neppure vi parlerò della sua fenomenologia, fatto sta che ormai tutto è fast e poco fashion.
La domanda che sorge spontanea ai professionisti della moda è semplice: dov’è finita la moda? Non c’è bisogno di scervellarsi più di troppo, perché questo è il tipico caso in cui la riposta è già nella domanda: è finita. La moda è morta. Quell’allure onirica, quella raffinatezza e quel lusso che la contraddistinguevano si sono trasformati in una corsa verso il “copia-copia”. Ma precisamente chi copia chi? Zara copia Gucci o Gucci copia Zara? La risposta la sappiamo bene.
Del resto il fashion system stesso ha cambiato il suo pubblico: non vuole più essere dell’élite, ma pop. GIUSTO. Ma a quale prezzo?
Gucci (che tanto t’amo), ma perché? Perché sei diventato un po’ too much? Siamo forse nel periodo dell’eccesso? La risposta è sì. E non dimentico i commenti di quella famosa sfilata Primavera Estate 2016 di Miu Miu: “Lo styling è esagerato”. No, era solo visionario, aveva anticipato tutti. Eppure Alessandro Michele era già arrivato da Gucci. Per non parlare di Moschino, canzonato perché così eccentricamente toy…
- Miu Miu Primavera Estate 2016 Ph. Monica Feudi
- Miu Miu Primavera Estate 2016 Ph. Monica Feudi
- Miu Miu Primavera Estate 2016 Ph. Monica Feudi
- Moschino Primavera Estate 2018 Ph. Yannis Vlamos
- Moschino Primavera Estate 2018 Ph. Yannis Vlamos
- Moschino Primavera Estate 2018 Ph. Yannis Vlamos
Insomma, la moda non ha solo cambiato o modificato il suo pubblico (perché credetemi, non avrei comprato una felpa con una rosa e un’ape neanche sotto tortura cinese), ma si è adeguata ai tempi. Del resto non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.